diritto del lavoro

Whistleblowing: approvata la legge delega che prevede nuovi obblighi per le imprese con oltre 50 dipendenti.

Il 2 Agosto 2022 è stata approvata la Legge Delega per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti normativi dell’Unione europea – Legge di delegazione europea 2021”, che include la Direttiva 2019/1937 in materia di “Protezione degli individui che segnalano violazioni delle norme comunitarie”.

Il provvedimento, tra le altre disposizioni riguardanti il recepimento di diverse direttive europee inserite nell’allegato A, contiene anche la delega al Governo per il recepimento della Direttiva 2019/1937 in tema di Whistleblowing.

Cosa cambia per il whistleblowing in Italia?

L’art. 13 della nuova legge di delegazione europea prevede, in particolare, che il Governo, nell’attuazione della delega, debba rispettare i seguenti criteri direttivi:

  • Modificare, in conformità alla disciplina della direttiva (UE) 2019/1937, la normativa vigente in materia di tutela degli autori di segnalazioni delle violazioni elencate dall’articolo 2 della direttiva di cui siano venuti a conoscenza nell’ambito di un contesto lavorativo pubblico o privato e dei soggetti indicati dall’articolo 4, paragrafo 4 della direttiva;
  • Curare il coordinamento con le disposizioni vigenti, assicurando un alto grado di protezione e tutela dei soggetti di cui alla precedente lettera a), operando le necessarie abrogazioni e adottando le opportune disposizioni transitorie;
  • Esercitare l’opzione di cui all’articolo 25, paragrafo 1, della direttiva(UE) 2019/1937 che consente l’introduzione o il mantenimento delle disposizioni più favorevoli ai diritti delle persone segnalanti e di quelle indicate dalla direttiva, al fine di assicurare comunque il massimo livello di protezione e tutela dei medesimi soggetti;
  • Operare gli opportuni adattamenti alle disposizioni vigenti al fine di allineare la normativa nazionale a quella europea, anche in relazione a violazioni di diritto interno riconducibili a reati o comportamenti impropri che compromettono la cura imparziale dell’interesse pubblico o la regolare organizzazione e gestione dell’ente.

Il Decreto Legislativo che recepirà la Direttiva Whistleblowing, nell’attuarne lo spirito e le finalità, dovrà necessariamente percorrere le seguenti direttrici, e cioè:

  • Uniformare la disciplina delle segnalazioni tra il settore pubblico ed il settore privato  includendo tutte le aziende con oltre 50 dipendenti , gli organismi pubblici e i Comuni con più di 10.000 abitanti;
  • Estendere l’elenco dei whistleblower ricomprendendovi non solo i dipendenti ma anche i lavoratori autonomi, gli azionisti, i membri degli organi di amministrazione e di controllo, i collaboratori esterni, i tirocinanti, i volontari, coloro che lavorano sotto la supervisione e direzione di appaltatori, sub-appaltatori e fornitori, oltre che i c.d. facilitatori – ossia coloro che prestano assistenza al lavoratore nel processo di segnalazione;
  • Irrobustire le tutele per questi ultimi e per le persone a questi vicini (ad es. familiari);
  • Estendere le tipologie di violazioni potenzialmente oggetto di segnalazione includendovi – tra le altre – quelle relative alla disciplina degli appalti pubblici, dei servizi finanziari ed alla prevenzione del terrorismo e riciclaggio;
  • Prevedere canali di segnalazione anche esterni.

Come adeguarsi alla nuova normativa

Per implementare o aggiornare il sistema di whistleblowing in linea con quanto richiesto dalla Direttiva UE e dalle disposizioni attuative  siamo a disposizione.